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Stop alle auto diesel e benzina dal 2035, la proposta della Germania

Stop alle auto diesel e benzina dal 2035, la proposta della Germania

Il Parlamento Europeo ha approvato lo scorso 8 giugno la proposta formulata dalla Commissione europea di vietare l’immatricolazione di vetture con motore termico dal 2035, rientrante nel pacchetto di misure denominato Fit for 55. Tuttavia, lo stop alle auto diesel e benzina non ha incontrato il parere favorevole di tutti. Il tema ha infatti creato tensioni all’interno dei singoli Paesi, tra cui la Germania che ora propone una modifica alla direttiva per mettere fine alla vendita di veicoli a benzina e diesel in Europa dal 2035. Ecco cosa chiede.

Stop alle auto diesel e benzina dal 203, l’emendamento proposto dalla Germania

A margine del Consiglio Ambiente a Lussemburgo, dove i ministri europei sono chiamati ad adottare una posizione comune sul tema per trattare con il Parlamento europeo e la Commissione europea il dispositivo finale, la Germania ha presentato un emendamento alla proposta originale della Commissione europea, approvata anche dal Parlamento Ue, che prevede di vietare entro il 2035 la vendita di auto alimentate a benzina e diesel, chiedendo che dal 2035 vengano immatricolati soltanto veicoli “che utilizzano combustibili climaticamente neutri”.

Tuttavia, nel governo tedesco non vi è parere unanime. I ministri per l’Economia e l’Ambiente, Robert Habeck e Steffi Lemke, entrambi dei Verdi, rientrano tra i sostenitori della proposta della Commissione con attenzione “all’apertura alla neutralità tecnologica”. Posizione non condivisa dal ministro delle Finanze Christian Lindner che, invece, è favorevole a un sostegno più deciso per i carburanti sintetici.

“Le parole della ministra dell’Ambiente sono sorprendenti. Non corrispondono agli accordi. Anche i motori a combustione con combustibili privi di CO2 dovrebbero essere ammessi come tecnologia in tutti i veicoli dopo il 2035. Il nostro consenso è vincolato a questo”, ha scritto su Twitter l’esponente del Partito Liberale Democratico riferendosi a quanto affermato da Steffi Lemke che rappresenta la Germania al Consiglio Ambiente.

L’Italia appoggia la proposta tedesca

Il compromesso proposto dalla Germania è stato accolto favorevolmente dall’Italia che, insieme a Slovacchia, Portogallo, Bulgaria e Romania, si era mostrata contraria all’idea di bandire le auto a combustione interna entro il 2035, chiedendo lo slittamento dello stop al 2040. Affinchè venga votato lo stop dal 2040 invece che dal 2035 serve un numero di Paesi che rappresenti una quota di popolazione europea superiore al 35%.

“Abbiamo chiarito cosa occorre per rendere accettabile per noi la proposta di mettere fine alla vendita di auto a benzina e diesel entro il 2035: raggiungere la neutralità tecnologica mediante l’uso di combustibili carbon neutral dopo il 2035; attuare una progressiva eliminazione dei motori a combustione interna per furgoni, con una tecnologia adeguata per i veicoli pesanti; considerare deroghe specifiche per i piccoli costruttori”, ha commentato il ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, a margine del Consiglio Ambiente. “Siamo molto soddisfatti dell’emendamento proposto dalla Germania, va nella direzione che speriamo”, ha concluso.

La posizione della Germania diventa cruciale perché, anche solo astenendosi, potrebbe condurre il Consiglio Ambiente verso una posizione meno radicale sui tempi del passaggio all’elettrico.

Va sottolineato che i Paesi che chiedono lo slittamento al 2040 accettano che dal 2035 al 2040 le nuove immatricolazioni di auto siano al 90% elettriche, all’80% quando si parla di veicoli commerciali leggeri.

 

[fonte immagine: https://pixabay.com/it/photos/macchina-elettrica-auto-ibrida-2783573/]

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