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Caro carburanti: controlli per contrastare la speculazione

Caro carburanti: controlli per contrastare la speculazione

Il caro carburanti è uno dei temi maggiori posti all’attenzione del governo Meloni. Dopo il ripristino delle accise si teme il fenomeno delle speculazioni. Per scongiurarlo l’esecutivo ha deciso di monitorare quanto avviene alle stazioni di servizio. Ad eseguire i controlli sono sia la Guardia di Finanza, sia il Garante per la sorveglianza dei prezzi (più noto come Mister Prezzi), che già nei prossimi giorni potrebbero essere in grado di fornire all’esecutivo un primo resoconto sulle verifiche effettuate.

Caro carburanti: la denuncia del Codacons

Il nuovo aumento dei prezzi di benzina e gasolio è stato provocato dal ripristino delle imposte sui carburanti. Tuttavia, non mancano fenomeni speculativi. A tal proposito, nell’ambito di un fascicolo aperto per individuare eventuali speculazioni, la Procura di Roma sta già indagando sui rincari. L’inchiesta ha appunto l’obiettivo di verificare i motivi dell’aumento ed individuare eventuali responsabilità.

Il pm di Roma prenderà poi in considerazione l’esposto presentato dal Codacons in ben 104 procure italiane a seguito della raffica di aumenti. L’associazione che tutela i consumatori chiede “di indagare sui prezzi di benzina e gasolio allo scopo di accertare rialzi ingiustificati dei listini”. Inoltre, ha chiamato in causa l’Antitrust per ipotesi di «cartello» tra le compagnie petrolifere, chiedendo di aprire una istruttoria per la possibile fattispecie di intesa anticoncorrenziale. Intanto ha deciso di predisporre il boicottaggio dei punti vendita più cari: “Abbiamo deciso di lanciare un boicottaggio nazionale dei distributori più cari, invitando gli automobilisti italiani a verificare i prezzi sul proprio territorio, anche attraverso le apposite app che segnalano i gestori più convenienti, e a non fare rifornimento presso le pompe che applicano prezzi eccessivi”, spiegano dall’associazione.

“Chiediamo alla premier Meloni di convocare subito un tavolo emergenziale sui carburanti convocando le associazioni dei consumatori, le società petrolifere, i gestori e tutte le parti coinvolte”, ha spiegato il presidente di Assoutenti, Furio Truzzi.

Il piano del governo

Intanto, per contrastare eventuali fenomeni speculativi sui prezzi dei carburanti su strade e autostrade a seguito dello stop degli sconti sulle accise, prima di Natale il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ha già dato mandato al nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza di Roma di monitorare la situazione.

Il ministro ha inoltre invitato i principali operatori del settore a fare la propria parte e a evitare ritocchi ingiustificati dei prezzi.

Per scongiurare dinamiche speculative si è attivato anche il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, chiedendo al Garante per la sorveglianza dei prezzi, noto come Mister Prezzi, “un monitoraggio con la collaborazione della Guardia di Finanza per evidenziare subito ogni anomalia”.

Il governo è dunque in allerta ma al momento non sembra intenzionato a fare marcia indietro sul taglio delle accise. “Sulle accise parleremo con il presidente del Consiglio. Sicuramente c’è della speculazione in corso sui prezzi della benzina ed è bene che la Finanza faccia dei controlli, non ci possono essere distributori che vendono la benzina a 1,7 euro e altri a 2,4. Evidentemente c’è qualcuno che fa il furbo. Porterò il ragionamento a livello di governo”, ha dichiarato il vicepremier Salvini.

[fonte immagine: https://pixabay.com/it/photos/benzina-auto-olio-prezzo-pompa-7241560/]

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