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Bonus gomme da 200 euro, la proposta nel Decreto Energia

Bonus gomme da 200 euro, la proposta nel Decreto Energia

Alcuni parlamentari di Lega, Forza Italia e Movimento 5 stelle hanno proposto tre emendamenti identici per inserire nel decreto Energia un bonus gomme da 200 euro ad automobilista per l’acquisto e l’utilizzo di pneumatici nuovi con classe A o B, vantaggiosi per la collettività sia in termini ambientali che di sicurezza stradale. Vediamo di cosa si tratta.

Ipotesi bonus gomme da 200 euro

Nella legge di conversione del decreto Energia, che in questi giorni è al vaglio delle commissioni parlamentari, potrebbe entrare sotto forma di emendamento un bonus gomme da 200 euro a beneficiario da utilizzare esclusivamente per l’acquisto di pneumatici “eco-compatibili” e sicuri, cioè con etichettatura di classe A o B, che identificano i modelli con minore resistenza al rotolamento o minore spazio di frenata.

L’incentivo all’acquisto di pneumatici di classe A o B ha l’obiettivo di ridurre le emissioni di CO2 derivanti da pneumatici obsoleti, minore resistenza al rotolamento, maggiore efficienza della vettura, minor dispendio di carburante, come sottolinea il testo della proposta in cui si legge: “Vi è la necessità di conseguire la riduzione di CO2 del trasporto su strada, nonché ridurre l’impatto dell’aumento del prezzo del carburante per i cittadini e accrescere il livello di sicurezza del parco circolante”. Il testo prevede un fondo con una dotazione di 20 milioni di euro per il 2022 destinato alla concessione, fino ad esaurimento delle risorse, di buoni da 200 euro per l’acquisto e il montaggio di quattro pneumatici.

Come funzionerebbe il bonus?

Se dovesse essere approvato definitivamente, il bonus fino a 200 euro per l’acquisto di quattro pneumatici di classe A o B sarebbe destinato ai soli veicoli di categoria M1 (tra cui le comuni automobili) e vi potrebbero accedere 100 mila automobilisti.

Inoltre, come stabilito dall’art. 22-bis al comma 3 (Emendamenti DL Energia), i buoni non sarebbero cedibili, non rientrerebbero nel reddito imponibile del beneficiario e sarebbero spendibili entro il 31 dicembre 2022.

Se si acquistassero quattro pneumatici di classe A o B, il gommista potrebbe, previa emissione della relativa fattura o scontrino fiscale, richiedere entro 120 giorni dalla data di emissione del documento fiscale di riferimento, il rimborso del valore del buono fruito dall’utente.

Al momento queste sono ipotesi soggette a variazioni. Per la conferma ufficiale si dovrà attendere il testo approvato e definitivo della legge di conversione del decreto Energia.

Perché è importante avere pneumatici di classe A e B?

Secondo alcuni studi, rispetto a uno pneumatico di pari sezione e diametro di categoria E, una gomma di categoria A e B, permette di risparmiare dal 5 al 7% di carburante, con spazi di frenata ridotti fino al 30%.

Le gomme auto di classe A e B, stando alla nuova etichettatura degli pneumatici in vigore dal 1° maggio 2021, sono infatti quelle che garantiscono il miglior rendimento in termini di consumo carburante, frenata su bagnato, rumorosità esterna e aderenza su neve e ghiaccio.

“Oggi in Italia consumiamo circa 40 miliardi di litri di carburante per autotrazione, tra benzina e gasolio, con una spesa stimabile in circa 60 miliardi di euro”, riferisce Assogomma. L’associazione dei produttori di pneumatici sottolinea che “con l’impiego di pneumatici di classe A o B, opportunamente gonfiati, si potrebbe dar luogo a un risparmio stimato di oltre 2 miliardi di litri, pari a oltre 4 miliardi di euro, evitando emissioni di CO2 nell’ordine di 7 milioni di tonnellate all’anno”.

[fonte immagine: https://pixabay.com/it/photos/pneumatico-ruota-auto-automobile-1714669/]

 

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