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Renault-Nissan, presentata nuova alleanza all’insegna dell’elettrico

Renault-Nissan, presentata nuova alleanza all’insegna dell’elettrico

Renault ha presentato i termini del nuovo accordo – già annunciato al mercato lo scorso 30 gennaio -siglato con Nissan e con il partner junior Mitsubishi. La nuova alleanza Renault-Nissan ha lo scopo di massimizzare le opportunità di business dei due gruppi automobilistici e rafforzare il loro impegno per la diffusione della mobilità elettrica.

Renault-Nissan: un legame più leggero

Nel corso della conferenza stampa di presentazione dei termini della Nuova Alleanza, tenutasi a Londra il 6 febbraio alla presenza dei colleghi giapponesi, l’amministratore delegato di Renault, l’italiano Luca De Meo, ha parlato di un nuovo legame “più leggero” fra Renault da un lato e Nissan e Mitsubishi dall’altro, che consentirà alle tre aziende una maggiore ‘agilità’, con progetti congiunti a livello internazionale, ma anche autonomi, incluso nel settore chiave per il futuro dell’elettrico, che saranno in grado di generare “centinaia di milioni di euro di profitti per le due compagnie e anche miliardi”. De Meo ha definito il nuovo accordo “coerente, focalizzato sui risultati e generoso”, affermando che esso consentirà a tutti i partner di “riattivare la stessa operatività di business dell’inizio di questa alleanza”.

Cosa cambia

Nel corso della conferenza stampa, i cda delle aziende hanno svelato i dettagli del nuovo accordo confermando ciò che avevano già svelato lo scorso 30 gennaio, ovvero che Nissan e il Gruppo Renault deterranno una partecipazione incrociata del 15%, con un obbligo di mantenimento e un obbligo di limitare le loro partecipazioni. La casa giapponese si è impegnata ad acquistare una partecipazione fino al 15% nell’unità di veicoli elettrici Ampere di Renault, uno dei due poli in cui è stato separato il gruppo francese, destinato esclusivamente alla realizzazione di veicoli elettrici col marchio Renault, con un obiettivo di produzione di milione di unità entro il 2031 e una crescita annuale prevista di oltre il 30% nei prossimi otto anni. Anche Mitsubishi Motors, il partner junior dell’alleanza, prenderà in considerazione la possibilità di investire in Ampere.

Come si legge nel comunicato congiunto diffuso dalle aziende lo scorso 30 gennaio “l’intenzione di Nissan è quella di investire fino al 15% in Ampere, l’entità EV & Software del Gruppo Renault in Europa, con l’obiettivo di diventare un investitore strategico”.

Il gruppo francese ridurrà la propria partecipazione nel partner giapponese al 15% rispetto all’attuale 43% circa, ma non venderà immediatamente il suo restante 28,4% di azioni Nissan, in quanto il loro valore di mercato è molto inferiore al valore attuale dei suoi conti. Renault, dunque, continuerà a ricevere dividendi e trasferirà il 28,4% delle azioni Nissan in un fondo fiduciario francese, rendendo i due partner più uguali nell’alleanza. La cessione effettiva avverrà quando il valore di mercato sarà giudicato appropriato, le condizioni saranno “commercialmente ragionevoli” e vi sarà un’offerta congrua.

I tre amministratori delegati delle aziende hanno sottolineato che l’obiettivo dell’accordo “non è riequilibrare la partnership”, ma “massimizzare le opportunità di business di ciascuno”.

“Ritengo che quanto concordato sia un assetto molto migliore rispetto a quello che abbiamo avuto negli ultimi anni”, ha dichiarato de Meo. “Ora abbiamo un nuovo schema di governance molto più semplice, possiamo operare come una normale azienda. Visto da Renault, si tratta di riacquistare una certa agilità strategica senza rompere necessariamente i legami e le sinergie che esistevano”, ha aggiunto l’ad del gruppo francese.

Rispondendo ad un giornalista, poi, de Meo ha smentito chi afferma che la cessione di oltre metà del pacchetto azionario di Renault in Nissan possa in realtà rappresentare “l’inizio della fine” della partnership. Il manager milanese ha negato che il “ribilanciamento” equivalga in qualunque modo a un “indebolimento” dell’alleanza rispetto alla situazione precedente.

“In realtà passiamo da zero al 15%“, ha sottolineato, sostenendo che con il 43,4% in realtà Renault non aveva alcun peso nelle decisioni di Nissan. E viceversa per la casa giapponese.

I progetti congiunti

Con questo nuovo accordo i colossi automobilistici hanno anche annunciato progetti coordinati, ovvero nuove iniziative industriali, in particolare in India e in America Latina (Argentina e Messico) e il mantenimento di due membri di ogni partner nei rispettivi board degli alleati.

Si è poi evidenziato che resta in piedi la produzione congiunta di motori Renault-Nissan (Renault, Nissan e Mitsubishi collaborano già su una serie di veicoli) e il progetto per la realizzazione del prossimo modello dell’utilitaria Nissan Micra che sarà basata su una piattaforma comune a quella della nuova Renault 5; oltre all’assemblaggio di modelli Renault con il marchio Mitsubishi. Infine, la casa francese e quella nipponica s’impegneranno a produrre assieme due piccole auto elettriche.

I tre partner prevedono inoltre d’investire collettivamente 23 miliardi di euro per l’elettrificazione delle loro produzioni nei prossimi 5 anni.

[fonte immagine: https://www.facebook.com/renaultitalia/photos/a.191993314164166/4325688247461298

fonte immagine: https://www.facebook.com/NissanItalia/photos/a.192936590814171/3105934512847683/]

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