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Carburanti, confermato l’obbligo di esporre il prezzo medio

Carburanti, confermato l’obbligo di esporre il prezzo medio

Il Governo ha presentato un emendamento al decreto trasparenza sui carburanti, ora all’esame, in prima lettura, della Commissione Attività produttive della Camera. L’emendamento prevede il mantenimento dell’obbligo di esposizione del prezzo medio regionale, con il correttivo per gli impianti autostradali (il calcolo sarà su base nazionale), e introduce una nuova app per gli automobilisti. Previste anche sanzioni attenuate per eventuali violazioni, che scatteranno alla quarta trasgressione, e poteri rafforzati per Mister Prezzi, con uno stanziamento ad hoc di 1,5 milioni da qui al 2025. Scopriamo nel dettaglio i contenuti dell’emendamento.

Carburanti, confermato l’obbligo di esposizione del prezzo medio

Nell’emendamento al decreto carburanti, presentato dal governo, viene mantenuto l’obbligo di esposizione del prezzo medio calcolato su base regionale per le stazioni collocate sulla rete ordinaria, mentre per gli impianti autostradali la media sarebbe calcolata su base nazionale. La modifica al decreto prevede inoltre l’introduzione dell’obbligo di comunicazione settimanale e infrasettimanale al variare, in aumento e in diminuzione, del prezzo comunicato, al fine di garantire il tempestivo adeguamento delle informazioni di prezzo a vantaggio dei consumatori.

Come già accennato, è inoltre prevista l’introduzione di una specifica nuova applicazione pubblica gratuita a disposizione degli utenti per verificare i prezzi medi e tariffe praticate, per la quale saranno stanziati, già quest’anno, fondi per 500mila euro per lo sviluppo e l’implementazione e 100mila euro, a partire dal 2024, per il supporto tecnico.

Questa novità era già stata anticipata dal ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, al tavolo tecnico con le sigle del comparto – che si riunirà nuovamente l’8 febbraio -, e aveva fatto molto discutere, dal momento che esistono già da parecchio tempo diverse app che forniscono le indicazioni dei prezzi dei carburanti.

Sanzioni attenuate

L’altra novità contenuta nell’emendamento riguarda le sanzioni. Il governo ha deciso di applicarle nei soli casi di strutturale omessa comunicazione settimanale o di reiterata mancata comunicazione di ogni variazione dei prezzi. La sospensione dell’attività da 1 a 30 giorni, e non più da 7 a 90 come previsto nel decreto originario, potrà essere imposta solo dopo 4 mancate comunicazioni nell’arco di 60 giorni, quindi dopo la quarta violazione (anche non consecutive), non più dopo la terza, ipotizzando la conferma settimanale dopo 4 settimane anche non consecutive.

Rivisto anche l’importo delle sanzioni. Nel decreto di partenza erano previste multe comprese tra 500 e 6mila euro; ora, invece, per i benzinai che non rispettano le nuove disposizioni sono previste sanzioni tra 200 e 2000 mila euro, tenendo anche conto del livello di fatturato. La sanzione sarà comminata solo per il giorno in cui si è consumata la violazione.

Eventuali violazioni verranno accertate dalla Guardia di Finanza.

Poteri rafforzati per Mister Prezzi

L’ultima novità introdotta dal governo è relativa al Garante per la sorveglianza dei prezzi, meglio noto come Mister Prezzi. L’esecutivo ha deciso di rafforzare le sue funzioni, introducendo un monitoraggio ad hoc sull’andamento dei prezzi della filieraMr. Prezzi dovrà in sostanza predisporre una relazione trimestrale sull’andamento dei prezzi medi in cui sono specificatamente esaminate le variazioni lungo la filiera del prezzo. La relazione sarà poi pubblicata sul sito dell’osservatorio prezzi e tariffe del Mimit. Per questi nuovi compiti sono stati stanziati nuovi fondi: 1,5 milioni da qui al 2025.

Carburanti: la protesta del Codacons

L’emendamento proposto dal governo ha suscitato il malcontento del Codacons che l’ha definito “un buco nell’acqua” che “non porterà benefici sul fronte della riduzione dei listini di benzina e gasolio alla pompa”. “Le sanzioni per i benzinai scorretti rimangono ancora irrisorie e non in grado di garantire adeguata trasparenza ai consumatori. Incomprensibile poi la modifica secondo cui le comunicazioni dei prezzi da parte dei gestori al Mimit dovranno essere fatte ‘al variare del prezzo praticato e comunque con frequenza settimanale. Un evidente passo indietro rispetto alla situazione attuale che di certo non va nella direzione di assicurare una maggiore trasparenza sui listini, ma sembra più un regalo ai benzinai”, ha aggiunto l’associazione che tutela i diritti dei consumatori.

 

[fonte immagine: https://pixabay.com/it/photos/stazione-di-servizio-1161870/]

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