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Auto: tornano gli incentivi rottamazione diesel e benzina

Auto: tornano gli incentivi rottamazione diesel e benzina

Nuovi incentivi in arrivo per rottamare auto a diesel e benzina e ridurre la circolazione di modelli altamente inquinanti. Ecco il piano del governo.

Il ritorno degli incentivi auto per rottamare vetture a diesel e benzina

Al fine di migliorare la qualità delle auto in circolazione e ridurre così i modelli altamente inquinanti, il governo ha deciso di reintrodurre gli incentivi per la rottamazione delle vetture a diesel e benzina per far spazio a motori termici innovativi, ma anche ibridi e completamente elettrici.

Il ministro del Made in Italy, Adolfo Urso, ha intenzione di stanziare, entro la fine del mese di aprile, nuovi fondi per gli ecobonus reintroducendo gli incentivi per la rottamazione dell’auto. Ci sarebbero a disposizione 127 milioni di euro da utilizzare.

“Per il periodo 2022-2026 abbiamo destinato circa 2 miliardi di euro del fondo automotive per incentivi all’acquisto di veicoli a basse emissioni di CO2. La risposta del mercato è stata eterogenea: su endotermiche a basse emissioni in breve tempo sono stati utilizzati tutti gli incentivi messi a disposizione, mentre gli incentivi sull’elettrico puro non hanno avuto un buon riscontro”, ha detto il ministro.

Il piano del governo

Nel piano del governo è prevista la rottamazione di almeno 11 mila veicoli che ad oggi sono circolanti nel nostro paese, ritenuti troppo inquinanti, ovvero le auto Euro 0 1-2-3. L’intento è quello di incentivare gli automobilisti a comprare vetture a zero e basse emissioni, ma anche svecchiare il parco auto circolante italiano – che è uno dei più datati d’Europa – e aiutare coloro che hanno intenzione e bisogno di cambiare vettura ma non possono permettersi un’elettrica, e quindi acquisteranno un modello nuovo – meno inquinante – ma a benzina e diesel (fascia di emissioni 61-135 g/km, i fondi per questa categoria di veicoli esaurisce sempre in brevissimi tempi).

“È necessario incentivare chi ha bisogno dell’auto, i soldi dello Stato devono servire per svecchiare il parco auto, togliere dalla strada gli Euro 0, 1, 2, 3, e per aiutare chi non se lo può permettere, non chi ha le facoltà di comprarsi se vuole un’auto elettrica”, ha dichiarato in Parlamento il ministro del Made in Italy, Adolfo Urso.

Dopo i confronti del Mise con le sigle sindacali è emersa la necessità di aumentare gli incentivi spettanti per la rottamazione. L’Associazione Nazionale Filiera Industria Automobilistica (ANFIA) propone di alzare il contributo unitario proposto ai cittadini, al fine di aumentare il grado di attrazione verso l’elettrico. Attualmente si parla di sconti dai 3.000 ai 5.000 euro, senza o con rottamazione. L’ANFIA è convinta che, se gli incentivi dovessero essere estesi al noleggio e alle flotte entro la fine dell’anno, il fondo terminerebbe in pochissimo. È probabile che il Governo deciderà di mantenere invariato il tetto massimo di 35.000 euro più IVA di spesa per l’acquisto dell’auto elettrica.

[fonte immagine: https://pixabay.com/it/photos/junkyard-rottami-metallici-metallo-1501245/]

 

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